VERENA LOWENSBERG




VERENA LOEWENSBERG
NON SI RAGIONA PIÙ ABBASTANZA, FUORI DALL’AREA TEDESCA, DEL CONCRETISMO ZURIGHESE, CHE IN REALTÀ È STATA UNA DELLE VICENDE DI MAGGIOR SIGNIFICATO NEL TRANSITO TRA ANNI ’30 E ’40.

LOEWENSBERG, CHE A ZURIGO NASCE, MUOVE DALLA PARIGI DI ABSTRACTION-CRÉATION E DAL RAPPORTO CON AUGUSTE HERBIN, OVVERO DALL’INTENDIMENTO BAUHAUSIANO PIÙ ORTODOSSO DEL KANDINSKIJ MATURO. POI VIENE IL SODALIZIO CON MAX BILL, E NEL DOPOGUERRA L’ADESIONE AL CONCRETISMO RIGOROSO DA QUESTI PREDICATO.
NON ARTE SENZA OGGETTI, MA ARTE DI FORME GEOMETRICHE EQUIVALENTI DI PENSIERO: QUESTO È L’ASSUNTO AUTENTICAMENTE ORIGINALE, CHE SOLO IL NEOPLASTICISMO E L’AVANGUARDIA SOVIETICA HANNO SPINTO, PRIMA D’ALLORA, ALLE CONSEGUENZE ESTREME.
LOEWENSBERG RIPARTE PROPRIO DA MONDRIAN GRAZIE AL TRAMITE FONDAMENTALE DI VANTONGERLOO, CHE MOLTA INFLUENZA ESERCITA SU TUTTO IL GRUPPO GRAVITANTE INTORNO A BILL, DA GRAESER A LOHSE A HANS CORAY. CONTEMPORANEAMENTE MOLTO RIFLETTE SULL’ESEMPIO DI ITTEN, LA CUI KUNST DER FARBE ESCE GIUSTO NEL 1961.

LOEWENSBERG, OHNE TITEL, 1945
LA SUA ATTIVITÀ SI SVOLGE DUNQUE INTORNO ALLA STRUTTURA ESATTA COME MOMENTO DI MEDIAZIONE DI UN COLORE CHE NON RINUNCIA AI PROPRI NUTRIMENTI SIMBOLICI, MA DECLINATO IN CHIAVE DI NITIDO RITMO E CONFIGURAZIONE ASCIUTTA DI RAPPORTI GEOMETRICI.
IL SUO È VERO RADICALISMO FORMALE, MA CHE MAI RINUNCIA ALLE IMPLICAZIONI UMANISTICHE TIPICHE DEL CONCRETISMO EUROPEO. ALTRE VIE PRENDERÀ PURTROPPO L’ARTE ESATTA EUROPEA, CHE FARÀ DELLA GEOMETRIA UN GUSTO, E DELLA VISUALITÀ ESSENZIALE UNO SPETTACOLO.