JOSEPH BEUYS




NASCE A KREFELD NEL 1921, MA SOSTENEVA DI ESSERE NATO A KLEVE. IN GIOVENTÙ FREQUENTA LA HINDENBURG-OBERSCHULE DI KLEVE E ADERISCE AL NAZISMO ENTRANDO NELLA HITLER-JUGEND (GIOVENTÙ HITLERIANA). LO SCOPPIO DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE LO VEDE ARRUOLARSI NELL’AVIAZIONE, IN UN PRIMO MOMENTO COME OPERATORE RADIO E SUCCESSIVAMENTE COME AVIATORE. NEL 1943, IN SEGUITO ALL’ABBATTIMENTO DEL SUO AEREO IN CRIMEA, VIENE SALVATO DALL’INTERVENTO DI UN GRUPPO DI NOMADI TARTARI CHE, TROVATOLO MORIBONDO, LO CURANO FACENDO RICORSO ALLE ANTICHE PRATICHE DELLA LORO MEDICINA. TALE ESPERIENZA È STATA DETERMINANTE PER IL PERCORSO CREATIVO DELL’ARTISTA, SEGNATO DALLA RICERCA DI UN’ARMONIA SUPERIORE TRA UOMO E NATURA CHE SPINGERÀ MOLTI CRITICI AD ATTRIBUIRGLI L’APPELLATIVO DI “SCIAMANO” DELL’ARTE. NEL 1944 È FATTO PRIGIONIERO DAGLI INGLESI NELLE MANI DEI QUALI RIMARRÀ FINO ALLA FINE DEL CONFLITTO. LE VICENDE LEGATE ALLA GUERRA SEGNERANNO PROFONDAMENTE LA VITA DELL’ARTISTA CHE NELLA SECONDA METÀ DEGLI ANNI CINQUANTA CADE IN UNA PROFONDA CRISI INTERIORE CHE SUPERERÀ GRAZIE ALL’AIUTO DEGLI AMICI HANS E FRANZ VAN DER GRINTEN. IN QUESTO CONTESTO IL PROGETTO DEL MONUMENTO COMMEMORATIVO DEI CADUTI IN GUERRA A BRÜDERICH ASSUME UNA FUNZIONE QUASI CATARTICA. NEL 1959 SPOSA EVA WURMBACH. DI FORMAZIONE CATTOLICA, BEUYS ADERISCE IN UN SECONDO TEMPO ALLA ANTROPOSOFIA DI RUDOLF STEINER. NEL 1961 OTTIENE LA CATTEDRA DI SCULTURA MONUMENTALE ALLA KUNSTAKADEMIE DI DÜSSELDORF CHE AVEVA FREQUENTATO COME STUDENTE SUBITO DOPO LA GUERRA SEGUENDO I CORSI DI JOSEF ENSELING ED EWALD MATARÉ. INSIEME A GEORGE MACIUNAS, NAM JUNE PAIK, WOLF VOSTELL E CHARLOTTE MOORMANN PARTECIPA A COPENAGHEN, LONDRA E WIESBADEN AI PRIMI EVENTI LEGATI AL GRUPPO “FLUXUS”, UN GRUPPO DI ARTISTI EUROPEI E AMERICANI UNITI DAL DESIDERIO DI RICREARE IL SENSO DELL’ARTE IN RAPPORTO ALLA SUA FRUIZIONE SOCIALE. NEL 1963 ORGANIZZA PRESSO LA KUNSTAKADEMIE DI DÜSSELDORF IL FESTUM FLUXORUM FLUXUS. NEGLI ANNI SESSANTA BEUYS SI DEDICA ALLA CREAZIONE DI OGGETTI-SCULTURE-INSTALLAZIONI, DERIVANTI DA OPERAZIONI ARTISTICHE FINALIZZATE ALLA SOLLECITAZIONE DI UNA COSCIENZA CRITICA NEL PUBBLICO. NEL 1964 INAUGURA LA LUNGA SERIE DELLE “AZIONI”: DER CHEF, DAS SCHWEIGEN MARCEL DUCHAMPS WIRD ÜBERWERTET; … UND IN UNS … UNTER UNS … LANDUNTER E WIE MAN EINEM TOTEN HASEN BILDER ERKLÄRT (1965); EURASIA E … MIT BRAUNKREUZ (1966); MANRESA, HAUPTSTROM, DER STAHLTISCH/HANDAKTION, IPHIGENIE/TITUS ANDRONICUS (1969); I LIKE AMERICA AND AMERICA LIKES ME (1974). DOPO UN PERIODO PASSATO A NAPOLI E A FOGGIA, ARRIVA A BOLOGNANO (PESCARA) NEL 1972, INVITATO DAI CONIUGI LUCREZIA DE DOMIZIO E BUBY DURINI, E VI TORNA MOLTISSIME VOLTE NEGLI ANNI SUCCESSIVI. A BOLOGNANO SVOLGE UNA SERIE DI ATTIVITÀ ARTISTICHE TRA CUI LA FONDAZIONE DELL’ISTITUTO PER LA RINASCITA DELL’AGRICOLTURA (1976), LA CREAZIONE DELLA PIANTAGIONE PARADISE CON LA MESSA A DIMORA DI 7000 PIANTE PER IL RIPRISTINO DELLA BIODIVERSITÀ (1982), L’OPERA OLIVESTONE (1984) ORA IN MOSTRA AL KUNSTHAUS DI ZURIGO. NEL 1984 DIVIENE CITTADINO ONORARIO DI BOLOGNANO. NEL 1980, IL 3 APRILE, AVVENNE UN IMPORTANTE INCONTRO-CONFRONTO CON ALBERTO BURRI PRESSO LA ROCCA PAOLINA DI PERUGIA, L’ESTETICA DELL’EVENTO FU AFFIDATA AD ITALO TOMASSONI. LE LAVAGNE REALIZZATE DAL TEDESCO SONO ANCORA ESPOSTE A PERUGIA, MENTRE BURRI DONÒ ALLA CITTÀ UNA IMPONENTE SCULTURA NERA ANCORA ESPOSTA ALLA ROCCA PAOLINA.
JOSEPH BEUYS DURANTE L’INCONTRO BEUYS-BURRI (A CURA DI ITALO TOMASSONI) A PERUGIA IL 3 APRILE 1980.
MOLTO NOTO NEGLI STATI UNITI, BEUYS DIVIENE AMICO ED ESTIMATORE DI ANDY WARHOL CHE PUÒ ESSERE CONSIDERATO, IN UN CERTO SENSO, LA SUA ANTITESI IDEOLOGICA MA ANCHE L’ARTISTA CHE, INSIEME A LUI, COMPENDIA LE LINEE FONDAMENTALI DELL’ARTE VISIVA DEL SECONDO DOPOGUERRA.
FRA I TANTI OPERATORI CULTURALI E CRITICI ITALIANI CON CUI HA LAVORATO RICORDIAMO LUCREZIA DE DOMIZIO DURINI, LUCIO AMELIO, ITALO TOMASSONI, ARTURO SCHWARZ, ACHILLE BONITO OLIVA, GERMANO CELANT, GIAN RUGGERO MANZONI INOLTRE DA SEGNALARE TRA GLI STRANIERI IL GRANDE CURATORE SVIZZERO HARALD SZEEMANN.
SENSIBILE DA SEMPRE ALLE TEMATICHE ECOLOGISTE, BEUYS HA DATO UN CONTRIBUTO ESSENZIALE ALLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO DEI VERDI IN GERMANIA. NEL 1982, INVITATO A PARTECIPARE ALLA SETTIMA EDIZIONE DELLA GRANDE ESPOSIZIONE “DOCUMENTA” CHE SI SVOLGE OGNI CINQUE ANNI NELLA CITTADINA TEDESCA DI KASSEL, EGLI HA ESPRESSO TALE SENSIBILITÀ CON UNA DELLE SUE OPERE PIÙ SUGGESTIVE: “7000 QUERCE”. NON SI TRATTA DI UNA SCULTURA TRADIZIONALE MA DI UN GRANDE TRIANGOLO POSTO DAVANTI AL MUSEO FEDERICIANO E COMPOSTO DA 7000 PIETRE DI BASALTO, OGNUNA DELLE QUALI “ADOTTABILE” DA UN POTENZIALE ACQUIRENTE. IL RICAVATO DELLA VENDITA DI OGNI PIETRA È SERVITO NEL CORSO DEGLI ANNI A PIANTARE UNA QUERCIA. L’OPERAZIONE, TERMINATA UFFICIALMENTE NEL 1987, UN ANNO DOPO LA MORTE DELL’ARTISTA, DEVE IN REALTÀ ESSERE ANCORA ULTIMATA, DAL MOMENTO CHE OCCORRERANNO CIRCA TRECENTO ANNI PRIMA CHE LE 7000 QUERCE DIVENTINO IL GRANDE BOSCO IMMAGINATO DA JOSEPH BEUYS IL QUALE, PERÒ, OLTREPASSANDO ADDIRITTURA I LIMITI TEMPORALI DELLA SUA STESSA ESISTENZA, È RIUSCITO A TRASFORMARE UN’AZIONE ORDINARIA E SPESSO BANALIZZATA COME QUELLA DI PIANTARE ALBERI IN UN GRANDE RITO COLLETTIVO CAPACE DI EVOCARE I SIGNIFICATI PIÙ PROFONDI DEL RAPPORTO FRA L’UOMO E LA NATURA.

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     ARMAN




ARMAND PIERRE FERNANDEZ, NOTO COME ARMAN (NIZZA, 17 NOVEMBRE 1928 – NEW YORK, 22 OTTOBRE 2005), È STATO UN PITTORE E SCULTORE FRANCESE.
STUDIÒ ALL’ÉCOLE DES ARTS DÉCORATIFS A NIZZA, DOVE INCONTRÒ YVES KLEIN, E POI ALL’ÉCOLE DU LOUVRE. FU UN MEMBRO DEL GRUPPO NOUVEAU RÉALISME.
ARTISTA MOLTO CELEBRE E QUOTATO, ERA SOLITO INSERIRE NELLE SUE TELE STRUMENTI MUSICALI INFRANTI. MOLTO IMPORTANTE IL PERIODO DELLE ACCUMULAZIONI CHE POTEVANO ESSERE ACCUMULAZIONI DI SCARPE, MONETE, OROLOGI, PENNELLI, TUBETTI DI COLORE, ECC.; DA RICORDARE ANCHE LE SUE OPERE SCULTOREE, IN GENERE BRONZEE, CHE RAPPRESENTAVANO GLI STESSI SOGGETTI DELLE TELE.
È SEPOLTO AL CIMITERO DEL PÈRE-LACHAISE A PARIGI. SULLA SUA TOMBA FECE SCRIVERE LA BEFFARDA EPIGRAFE “ENFIN SEUL!” (FINALMENTE SOLO).

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     VALERIO ADAMI




DAL 1954 FREQUENTA L’ACCADEMIA DI BRERA A MILANO, SOTTO LA GUIDA DI ACHILLE FUNI. NEL 1955 COMPIE IL PRIMO VIAGGIO A PARIGI, DOVE ENTRA IN CONTATTO CON I PITTORI WIFREDO LAM E ROBERTO SEBASTIAN MATTA. NEL 1958, PARTECIPA AL PREMIO MARZOTTO, VINCENDOLO EX AEQUO, E NEL 1959 TIENE LA SUA PRIMA MOSTRA PERSONALE ALLA GALLERIA DEL NAVIGLIO DI MILANO. NEL 1980 VIENE SELEZIONATO DAL CATALOGO NAZIONALE D’ARTE BOLAFFI (NO. 15) ASSIEME A GIULIO PAOLINI, LUCIO BULGARELLI, GIANFRANCO GOBERTI, CASSANO E MIMMO PALADINO. LAVORA TRA LONDRA E PARIGI DAL 1961 AL 1964, ANNO IN CUI È PRESENTE CON UNA SALA PERSONALE A DOCUMENTA 3 DI KASSEL; NEL 1967 A NEW YORK REALIZZA UNA SERIE DI TELE CHE ESPORRÀ L’ANNO SUCCESSIVO ALLA BIENNALE DI VENEZIA.
DAL 1969 TIENE PERSONALI ALLO STUDIO MARCONI DI MILANO; NEL 1985 ESEGUE LE OTTO VETRATE PER IL NUOVO HÔTEL DE VILLE DI VITRY-SUR-SEINE E APPARE UNA MOSTRA ANTOLOGICA AL CENTRE POMPIDOU DI PARIGI; NEL 1980 VIENE SELEZIONATO DAL CATALOGO NAZIONALE D’ARTE BOLAFFI (NO. 15) ASSIEME A GIULIO PAOLINI, MIMMO PALADINO, LUCIO BULGARELLI, SERGIO CASSANO E GIANFRANCO GOBERTI; NEL 1986 PARTECIPA ALLA XLII BIENNALE DI VENEZIA E TRA QUEST’ULTIMO ANNO E IL 1987 REALIZZA I DUE GRANDI PANNELLI PER L’ATRIO DELLA GARE D’AUSTERLITZ A PARIGI; SUCCESSIVI SONO I CINQUE PANNELLI MURALI PER LA FIRST NATIONAL CITY BANK DI MADISON E IL GRANDE MURO DI CERAMICA PER LA NUOVA SCUOLA DI BELLE ARTI A CERGY-PONTOISE.
PARTECIPA AD UNA SERIE DI RETROSPETTIVE A MADRID NEL 1991, A SIENA NEL 1994, A BOCHUM NEL 1997 E A BUENOS AIRES NEL 1998. L’ESPOSIZIONE PERSONALE PIÙ RECENTE, COMPOSTA DI OPERE APPARTENENTI ALLA COLLEZIONE DELLO STESSO ARTISTA, È STATA INAUGURATA ALLA SUA PRESENZA IL 12 OTTOBRE 2013 A RAVENNA, PRESSO IL MAR - MUSEO D’ARTE DELLA CITTÀ (12 OTTOBRE - 8 DICEMBRE 2013).